Se le forme e i colori ti fanno impazzire di gioia, se Klimt, Monet, Pissaro, Degas, Sisley, Renoir, Van Gogh e l’argento di Savoldo ti fanno girare il sangue, se le colonne dei tre ordini sono la tua ossessione, se il medesimo materiale berniniano trasformato magistralmente in base allo strumento usato per lavorarlo. Non sei ammalato, ma sei impazzito per l’arte e, probabilmente, per il design anche se ancora non lo sai. Se poi questo si concretizza incontrando l’Home Staging, allora sei pazzo per l’interior design.
Poi il tutto viene amplificato da seguitissimi programmi internazionali e serie tv che alimentano questa forma di fame di forme, materiali, linee e colori, seguendo le ristrutturazione di case operate da designer acclamate, come Shea McGee velata fra le sue linee pulite e minimal, o l’eclettica Kelly Wearstler con i suoi eccessi, e Joanna Gaines dall’inconfondibile stile rustic ma elegante, riuscendo a creare tutto in modo assoluto. Non basta mai studiare, formarsi e aggiornarsi. Di base, però, ci vuole il mix di talento ed esperienza. Cosa vuol dire questo? Significa che su ogni materiale ci devi lavorare molto tempo, per capirlo e conoscerlo, per poterlo sfoggiare nel contesto adatto, e insieme ad altri elementi che lo valorizzino e che lascino spazio a tutto l’insieme dell’ambiente. Ci vuole anche tanta passione e talento.
I segreti per diventare un buon interior designer
Iniziare, poi, è un’avventura e come tutti i viaggi avventurosi con saliscendi e tante difficoltà da superare. Le doti principali sono intuizione, “occhio”, buon gusto, senso dell’equilibrio e delle linee, l’amore per le forme e dei materiali, creatività, e rigore. È decisamente una forma d’arte e, come tale, anche la progettazione d’interni richiede doti trasversali. Il rispetto della funzionalità è un elemento fondamentale che va in direzione dell’obiettivo che qui, nell’interior, diversamente dall’arte, si vuole perseguire e che impera: la responsabilità di consegnare un luogo dove le persone vivono, amano e lavorano.
Il designer d’interni deve saper creare unendo funzionalità, estetica, equilibri, praticità e colore. Un equilibrio che non è facile da raggiungere, ma che i migliori del settore fanno apparire facile da ottenere. Ogni Interior designer è diverso dall’altro perchè ha un suo personale approccio e porta qualcosa di sé, ovvero tutto se stesso. Ciascun interior designer, a prescindere dal proprio stile, esprime la passione per la creazione di spazi belli e funzionali.
Compiti dell’interior designer
Un Interior di cosa si deve occupare? La progettazione capillare è il caposaldo di ogni buona riuscita. Nella progettazione c’è teoria unita alla pratica, il designer coordina, pianifica, indica e collabora, oltre che con i clienti per le scelte del mobilio e dello stile, con le varie maestranze e i fornitori di materiali per le direttive dei lavori.
Un interior designer pianifica e coordina il planning degli spazi interni di case e aziende. Collabora con i clienti nella scelta dei mobili, degli arredi e delle finiture e crea layout interni funzionali e trend. Alcuni interior designer si concentrano su clienti privati, mentre altri lavorano con spazi commerciali, come uffici, hotel, ristoranti e agriturismi.
L’arte dell’ascolto circolare è fondamentale in questa professione per connettersi con i gusti, i desideri dei clienti che si affidano al designer come persona e come professionista individuando, così, lo stile più idoneo per le persone e per ogni ambiente. In alcuni casi i progettisti d’interni possono anche essere compartecipi delle scelte estetiche e funzionali di un cantiere in costruzione come responsabili, per esempio, della supervisione della costruzione o della ristrutturazione, assicurando che il progetto rispetti i tempi e il budget previsti.
L’altro aspetto che assorbe totalmente è l’aspetto relazionale ed emotivo. Il progettista d’interni deve essere pronto, dinamico, avere capacità attentive, vision molto aperte, deve essere coerente con la mission concreta, possedere abilità tecnologiche, un occhio clinico per i dettagli e una capacità di andare oltre. Altre skills da mettere in gioco sono il coraggio e la capacità di prendere decisioni, anche di osare, per non parlare dell’attitudine al problem-solving e il talento di trovare la soluzione giusta rispetto al contesto, rispettando i vincoli e al budget.
Doti aggiuntive da considerare se si vuole approcciare l’interior design
Le competenze di tecnologie CADD e sviluppi fotografici digitali sono quantomai suggerite. Con il giusto mix di formazione ed esperienza, si può avere successo in vari settori dell’interior design, da quello residenziale a quello commerciale. I designer d’interni devono in genere lavorare bene con il computer e altre tecnologie per creare progetti realistici che possano essere trasformati in realtà. Questo processo richiede buone capacità di visualizzazione e l’abilità di immaginare l’aspetto di uno spazio una volta completato. Molti proseguono l’esperienza con i progetti eseguiti a mano. Ciò significa che dovete essere esperti di tecnologia e di business per proporre idee con successo e ottenere nuovi clienti.
La formazione da seguire nel mondo dell’interior design
È possibile una formazione in itinere o trasversale? La maggior parte dei designer d’interni ha almeno una laurea. In genere è abile pittore e pittrice, oppure appassionata di decorazioni d’interni, decoupage o carte da parati. Lauree in Belle Arti o Architettura sono assolutamente utili. Nella maggior parte dei casi, comunque sia, se non si possiede una laurea in interior design, è necessario completare una formazione supplementare in questo campo, anche per apprendere nuove competenze da giocare nel settore. In molti Paesi, i designer d’interni devono essere autorizzati a esercitare la professione.
Per ottenere la licenza, è necessario superare un esame che verifichi la conoscenza delle norme edilizie, delle norme antincendio e di altri aspetti legati alla salute e alla sicurezza. Negli Stati Uniti, gli interior designer sono certificati dal National Council for Interior Design Qualification (NCIDQ). In Svizzera, per esempio, vi sono più livelli da conseguire.
In Italia vi sono molti post lauream master di specializzazione in Interior correlati ad Architettura da integrare alle certificazioni. Anche gli specializzati ed esperti di software di progettazione assistita da computer (CADD), è possibile lavorare in uno studio di progettazione. Sono le stesse aziende che richiedono i vari livelli di ID.
Ho voluto parlarti di progettazione d’interni e di interior per approfondire un argomento assai interessante e altrettanto complesso, per offrire alcuni spunti che mi auguro siano stati stimolanti per te, anche per favorire riflessioni professionali a più livelli.© A presto, seguimi…
Alessandra di Bianco Turchese Group
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